1948 Sud Africa: istituzione dell’apartheid 2014 Borgaro: un autobus solo per i rom?

Il sindaco di Borgaro ha deciso di proporre alla ditta di trasporti Atm di attuare una seconda linea parallela dell’attuale 69 che percorrerà il tragitto Torino-Borgaro in due modi differenti: un autobus salterà la fermata del campo rom per permettere ai cittadini di non mischiarsi con gli zingari, mentre un altro si limiterà a fare la navetta tra il capolinea e il campo. Rom da una parte, italiani dall’altra.

Una divisione netta che ricorda politiche oppressive e razziste che si studiano nei libri di storia al liceo, una lezione che sembra non essere ancora stata appresa. Sembrano lontane nel tempo le immagini di bagni pubblici o di posti a sedere sui mezzi di trasporto riservati a soli bianchi e di altri destinati ai neri. Divieti aboliti da oramai 20 anni, ma a quanto pare a Borgaro l’idea è sembrata nuova e risolutiva.

Ma la situazione è ancora più grave di come sembra perchè purtroppo non si tratta dell’ultima iniziativa dell’assessore leghista o del militante di Casa Pound, ma il sindaco del Pd, Claudio Gambino e da Luigi Spinelli, assessore ai trasporti di Sel.

La proposta è giunta in seguito alle lamentele dei passeggeri del 69 scocciati dal comportamento spesso aggressivo di alcuni ragazzini rom, che infastidivano i passeggeri tanto da richiedere l’intervento dei vigili urbani a bordo dell’autobus.

A.I.Z.O. ritiene che quando si tratta di politiche sociali non bisogna nascondere il problema o accantonarlo, dando così luogo a situazioni di segregazione che non fanno altro che aumentare il conflitto tra la comunità rom e gagè, ma è necessario cercare di risolverlo lavorando sul senso di appartenenza e al rispetto reciproco dell’altro, tramite l’applicazione della legge e non attraverso misure “punitive” e razziste. Perchè di questo si tratta, di razzismo travestito da bene pubblico.

“Per quanto un popolo sia fragile e lo esprima a volte attraverso il bullismo dei propri figli non è pensabile che si decida di separare i servizi del 69. I rom devono imparare a convivere pacificamente con la società maggioritaria e gli italiani non devono aver timore di avvicinarsi a loro. Ricordo che poco tempo un uomo di Borgaro ha accusato i rom di avergli rapito il figlio, notizia che si è poi rivelata essere una bufala; un fatto che ha sicuramente aumentato il senso di intolleranza e antipatia nei loro confronti – ha dichiarato Carla Osella, presidente di A.I.Z.O. – credo che la soluzione più efficace al problema debba essere la costruzione di un ponte di mediazione tra l’amministrazione comunale di Borgaro e le famiglie rom di strada Aeroporto”.

 

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